Biografia

Nati nel lontano 1990, sono uno dei gruppi più longevi della scena ska italiana.

  • Stefano KINO Ferri ★ voz
  • Franco SKARPE Scarpellini ★ chitarre e cori
  • Francesco PUCCIO Pucciant ★ basso e cori
  • Andrea CIPI Locatelli ★ tastiere
  • Alessandro Marzetti ★ tromba
  • Andrea Ocera ★ sax contralto
  • Thomas Poletti ★ batteria
  • Giovanni Sgorbati ★ Trombone

Raccontare in poche righe 35 anni di attività non è facile.

Nati nel 1990 sull’onda dei movimenti artistici e sociali che fino dagli anni ottanta agitarono l’Italia e diedero vita alla grande onda vitale che generò tutta la scena indipendente, e che vide nei Centri Sociali il suo fulcro vitale.

Gli Arpioni sono uno dei gruppi più rappresentativi e longevi della scena ska italiana.

Da sempre caratterizzati da un approccio eclettico al genere e da una autorialità influenzata dalla musica italiana hanno calcato palchi di tutta Italia e Europa, condividendo la scena con nomi fondanti del genere
giamaicano (su tutto la loro tournée con Laurel Aitken nel 2000).

Skatalites, Toots & The Maytals, Slackers, Malarians, Hepcat, solo alcuni dei nomi con cui divisero palchi e avventure nel corso degli anni.

Poi l’esperienza di collaborazione con Tonino Carotone, fra il 2000 e il 2008, sicuramente uno dei punti alti del loro percorso.

E quindi festival con Bandabardò, Max Gazzé, Sergent Garcia, Eumir Kusturika, Manu Chao etc.

Un flusso che si interruppe nel 2008 quando la band si prese una lunga pausa.

Fino ad allora cinque dischi, partendo da Papalagi del 1995, passando per In Mezzo Ai Guai del 1998, Un mondo in levare prima e Buona Mista Social Ska poi dei primi anni 2000 e infine Malacabeza del 2005.

La band cresce e aumentano le collaborazioni: oltre al già citato Carotone, Pilar Arranguren, Begonia Bang Matu, Roy Paci, Valerio Mastandrea, Stefano Rosso.

La formazione, come si usa anche per le band giamaicane, è da sempre aperta e sono decine i musicisti che si
alternano da sempre sia nei dischi che nei live.

Stefano Kino Ferri e Franco Scarpellini ne sono anima e motore

sia come “memoria storica” che in quanto autori della maggior parte dei brani originali rilasciati dalla band, brani che da sempre affrontano argomenti sociali e spesso rimandano alla militanza attiva, ma non disdegnano una visione personale e introspettiva che non rinuncia a un certo intimismo a volte malinconico.

Nel 2016 la band prende di nuovo corpo. Una serie di fortunati concerti e poi l’idea di tornare a produrre musica nuova.

Idea che si scontra con la imminente crisi pandemica, che però non ferma la produzione, grazie a un crowdfunding, che conferma una buona fan base della band, di “Les Jeux sont Faits”. Dodici brani originali e quattro video, tutti autoprodotti.

La crisi dei locali che fanno musica si fa sentire ma i nostri non si scoraggiano e decidono di ricordare i dieci anni dalla scomparsa di Enzo Jannacci con una raccolta di brani del Maestro riproposti in salsa giamaicana.

Un progetto ancora vivo e che li vede dividere il palco sia con Cochi Ponzoni che con Walter Leonardi, per uno speIacolo di teatro canzone.

Mentre si porta fuori la musica di Jannacci prende forma il progetto, da tanto tempo incubato e mai sopito, di un Buona Mista Social Ska vol2.

Si vagliano decine di brani e si iniziano pre-produzione e arrangiamenti. Questo giro si osa, inserendo anche strumenti nuovi, come violino, violoncello e flauto traverso.

Anche stavolta non mancano le collaborazioni: il Ritorno di Tonino Carotone e Valerio Mastandrea, La voce inconfondibile di Awa Fall, stella del reggae internazionale con base fra Bergamo e Torino e infine, a sorpresa, pure Diego “Zoro” Bianchi alle percussioni e al canto. Nel frattempo serve la scrittura di nuovi brani in vista di nuovi progetti.

Insomma: è il caso di ribadire che quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare?

Signori: Gli Arpioni, sempre e per sempre!

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