Nel paese coi salari più bassi d’Europa, del lavoro sempre più precario, sempre più povero, non ce la sentiamo proprio di festeggiare.
La repubblica affondata sul lavoro, viene da dire.
Noi pensiamo che il lavoro dovrebbe essere un pezzo della vita, e dare dignità. Di lavoro non si dovrebbe morire e invece è una strage lenta e ininterrotta.
Il tempo liberato dal lavoro dovrebbe essere spazio di crescita individuale e collettiva e invece i tempi di lavoro fagocitano sempre di più le vite delle persone, mentre sono sempre più le persone costrette a lavoro che non dà nemmeno il minimo per la sussistenza.
Che cosa dovremmo festeggiare quindi?
L’unico nostro auspicio è che non ci si arrenda e che si torni a essere classe che insorge, non massa supina.
Quindi, nonostante tutto: BUON PRIMO MAGGIO INSORGENTE
